GENTILEZZA: I 3 MAGGIORI RISCHI DELL'ESSERE GENTILe

foto di Giovanna D. @_photography_g88


La gentilezza ha sempre una funzione positiva?
Sul lavoro come dovrebbe agire una persona gentile?


Ho risposto a queste domande servendomi della mia esperienza di persona gentile che ha sofferto di burnout 

Di cosa parliamo in questo articolo?

Introduzione

La gentilezza sta assumendo sempre più valore in azienda perché finalmente è stata riconosciuta come competenza che rientra nella sfera della nostra intelligenza emotiva; grazie a questa competenza anche al lavoro vengono aperte le porte alla vulnerabilità e alla fallibilità, aspetti che finora erano considerati in contrasto con il successo.

Noi persone gentili non possiamo che essere contente, ma dobbiamo prendere alcune precauzioni per evitare di incappare in rischi che in un certo senso hanno contribuito a diffondere l’idea che gentilezza e debolezza si equivalgono.

In questo articolo non analizzo le cause (non è il mio compito come counselor) ma vorrei farvi da guida nell’esplorare alcuni tipici comportamenti che possono diventare dannosi per il nostro benessere.

Allacciate le cinture che si parte!

 

Essere gentile = il rischio di non arrabbiarsi mai

“Ma sei sempre così? Non riesco a immaginarti arrabbiatə”
Noi persone gentili sappiamo quanto questa impressione sia lontana dalla realtà.

Siamo così abili nell’ascoltare senza esprimere le nostre opinioni che sembra che vada bene qualsiasi cosa ci venga detta o che siamo d’accordo su tutto. Dentro di noi ci facciamo un’idea di chi abbiamo di fronte, magari non siamo in sintonia con quello che sta affermando, ma pensiamo che esprimere un parere contrario porti automaticamente al conflitto, così preferiamo rimanere in silenzio, anche quando subiamo critiche ingiuste.

Il problema che questo tipo di silenzio funziona come la pentola a pressione. Mi ricordo ancora quando, da bambina, ho assistito allo scoppio improvviso della pentola perché la valvola sul coperchio non aveva sfiatato e tutto il riso è volato di getto sul soffitto!

Non vi è mai successo di comportarvi come quella pentola? A me sì, purtroppo. Più di una volta il mio silenzio è esploso e ho fatto fuoriuscire parole incontrollate che hanno ferito molto più del riso sul soffitto; non sono riuscita sempre ad alleviare il dolore che ho causato e le persone offese si sono allontanate per sempre.

Essere gentile = il rischio di essere sempre disponibili

E’ vero, per noi gentili il NO è un avverbio quasi inesistente.

E’ così forte il nostro desiderio di dare aiuto che a volte interveniamo prima ancora che ci venga chiesto.

Siamo persone a cui fa piacere sapere che l3 altr3 possono contare su di noi, ma attenzione!

Se cominciate a domandarvi: “Cosa farebbero senza il mio aiuto?” sappiate che state pensando di essere insostituibili e questa convinzione un giorno, senza che ve ne rendiate conto, vi rinchiuderà in una gabbia da cui difficilmente riuscirete ad uscire quando sentirete il bisogno di avere più tempo e libertà per voi stess3.

Essere gentile = il rischio di non litigare mai

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foto di Giovanna D. @_photography_g88

Viviamo in una cultura in cui il conflitto è associato soprattutto a elementi negativi come rabbia e aggressività, immaginate quanto sia ancor più difficile per noi gentili vedere in una discussione l’occasione per chiarire fraintendimenti.

Vi svelo un segreto care persone gentili: è possibile affrontare le divergenze anche in modo pacato, anche se non è per niente semplice.

D’altronde è  solo attraverso l’espressione delle opinioni che rendiamo nota all3 altr3 la nostra esistenza ed evitiamo il rischio di essere considerate persone invisibili.

Conclusioni

Finalmente al lavoro potremo sfruttare al meglio la nostra esperienza di persone gentili, senza però dimenticare di dedicare un po’ di questa competenza a salvaguardare il nostro benessere.

Se la gentilezza mette in secondo piano il nostro tempo e la nostra salute, vuol dire che qualcosa non sta funzionando.

Non dobbiamo diventare meno gentili, ma dobbiamo aumentare la consapevolezza per ridefinire la nostra idea di gentilezza ed “usarla” per coltivare relazioni che facciano stare bene anche noi.

Vi è piaciuto l’articolo?

Condividetelo con le persone gentili che conoscete!